Vorrei aggiungere questi elementi per arricchire i quesiti posti da Alessandro Ghirotti riguardo al progetto del polo universitario di Grugliasco :
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Polo Scientifico Universitario di Grugliasco
Nell’Università degli Studi di Torino è in corso un processo di trasformazione dell’Ateneo verso una configurazione a rete, per rispondere a esigenze da un lato di riorganizzazione delle attività didattiche e di ricerca e dall’altro al necessario decongestionamento delle sedi attuali.
Il modello insediativo del nuovo Polo Scientifico Universitario di Grugliasco deriva dalla necessità di concentrare le attività didattico-scientifiche in un'area relativamente circoscritta e con una connotazione urbanistica ben definita, superando l’attuale frammentarietà delle diverse sedi.
In questo quadro, si configura la realizzazione di distinti nodi o “poli”, la cui continuità strutturale è rappresentata dalla rete dei servizi e dalle infrastrutture.
Con il presente progetto, che prevede la realizzazione delle strutture della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (in seguito solo SMFN) e della Facoltà di Farmacia in un’area contigua alle sedi delle Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria già operanti nel territorio di Grugliasco, si tenta di dare un contributo alla definizione di questo nuovo modello di insediamento, il “Polo universitario”.
Il modello proposto deriva dalla tipologia del “campus” per quanto riguarda la concentrazione in un’area relativamente circoscritta e con una connotazione urbanistica ben definita (vasto parco urbano) in modo tale da superare la frammentarietà dell’attuale Università, ma si propone di evitarne la caratteristica di isolamento rispetto al tessuto urbano circostante.
L’Università è permeabile alla popolazione della città, così come permeabile è la città per la popolazione universitaria: questo potrà ottenersi ad esempio con la dislocazione delle residenze degli studenti universitari sul territorio, con il posizionamento strategico del Luogo delle Relazioni quale cerniera col resto del tessuto urbano e con Collegno e Torino, con l’importanza attribuita al sistema di fruibilità del verde del parco. Il programma di organizzazione del centro si articola attorno alle seguenti grandi funzioni: la didattica universitaria, la ricerca, i servizi generali, il Parco Scientifico tecnologico e l’Istituto Zooprofilattico.
(Alla stessa pagina sopra indicata é possibile trovare la presentazione dellì opera in "DOCUMENTI").
Inoltre alla voce
" edilizia di ateneo " in documenti barra a destra si possono scaricare i piani di programmazione delle opere pubbliche 2010-2012 e 2011-2013 : in questi spicca il finanziamento per la realizzazione del polo scientifico pari a 250.000.000,00 euro per il primo anno.Da quanto scritto questa cifra costituisce il totale del finanziamento .
L'apporto di capitale privato é pari a 122.500.000,00 euro.( ).
Da un bando di gara del 2008 disponibile a questo link :
www.unito.it/po/selezionaricercawebtipo.php?tipo=36&p=ysi evince anche come il progetto sia effettivamente in piedi da un pò di tempo e che ci sia già un incarico assegnato per supporto all'attività di realizzazione del progetto in qualità di architetto, per un importo di 100.000,00 euro.
Sembra che ci sia un bel da fare da qui a tre anni!
Buona giornata.
Anna, scienze biologiche.
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